Ho finito i tappi di bottiglia per le mie fionde, potrei spararti con una pistola ma tu usi le bombe
Mentre sono in corso negoziati tra Russia-Ucraina per cercare di fermare il conflitto che potrebbe avere risvolti drammatici in tutto il Mondo, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una intervista rilasciata all’emittente panaraba Al-Jazeeraha, ha affermato che l’alternativa alle sanzioni è la terza guerra mondiale. Una guerra nucleare e devastante.
Una terza guerra mondiale avrebbe ripercussioni catastrofiche e nel caso dell’utilizzo di armi nucleari non ci sarebbe salvezza, se non per le classi dirigenti in grado di accedere ai bunker segreti. Nella speranza che ciò non si verifichi non resta che stare a guardare i grandi della Terra che hanno in mano le sorti dell’Europa e, più in generale, del Pianeta.
Al momento, tuttavia, secondo gli studiosi e gli esperti, il rischio di guerra nucleare provocata dalla Russia non esiste, in quanto la Nato non ha a sua volta allertato le sue forze di deterrenza nucleare che, non dimentichiamolo sono presenti anche sul nostro territorio. Queste condizioni si realizzerebbero, come riportato anche dal quotidiano Repubblica, laddove ci fosse un intervento delle forze armate Nato e di quelle degli Stati Uniti su tutti i fronti, terrestre, aereo e marittimo. In questo caso e solo in questo caso, la risposta russa potrebbe essere quella di colpire le principali infrastrutture militari presenti in Europa, per esempio in Germania, ma anche in Italia.
Ma cosa significa guerra nucleare? Si tratta di esplosioni nucleari, prodotte da bombe nucleari. L’attivazione di questi pericolosi ordigni consiste sostanzialmente nella liberazione di un’enorme quantità di energia in seguito ad una reazione a catena che coinvolge scissione ed unione di atomi: il risultato consiste in una drammatica ondata di calore, di luce, di pressione dell’aria e di radiazioni.
Le bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, alla fine della seconda guerra mondiale hanno prodotto esplosioni nucleari. Quando un ordigno nucleare viene fatto esplodere, e abbiamo tutti negli occhi le terribili ricostruzioni cinematografiche di questo tipo di attacco, quello che si crea è una grande palla di fuoco. Tutto ciò che si trova all’interno di questa immensa palla di fuoco vaporizza, si trasforma istantaneamente in vapore e viene trasportato verso l’alto, compresi suolo e acqua.
Questo movimento crea il cosiddetto fungo atomico che associamo a un’esplosione nucleare.
Un’esplosione in Ucraina interesserebbe direttamente l’Italia? Gli effetti del disastro di Chernobyl, che si trova proprio nell’attuale Ucraina, ebbe effetti anche in Europa. Le nubi radioattive raggiunsero in pochi giorni i settori orientali, Italia inclusa. Ma bisogna tener conto che i primi materiali a ricadere sono anche i più radioattivi, i più pericolosi. Dopo circa un paio di giorni il livello di radioattività dei materiali raggiunge un valore stabile e smette di diminuire, quindi dopo un’esplosione nucleare le prime 48 ore sono quelle più delicate per chi vive nei pressi dell’evento.
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