Se vogliamo saltare le tristemente famose code allo sportello, registriamo uno
SPID. Con questo profilo ad alta sicurezza, possiamo sfruttare tutti i servizi forniti
dalla Pubblica Amministrazione senza fare un solo passo fuori di casa
La Pubblica Amministrazione, nonostante continui a espletare le sue funzioni mantenendo i proverbiali tempi biblici, in campo informatico ha fatto dei passi avanti. Uno di questi è l’adozione di SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale. Com’è facile intuire dalle parole che compongono la sigla, si tratta di uno strumento per il riconoscimento della persona, utile per accedere dal Web ai servizi dello Stato e dei privati che aderiscono. Ecco come funziona
Registrazione veloce
SPID, a differenza delle comuni credenziali di accesso, richiede una procedura di registrazione particolare, che necessita del riconoscimento visivo della persona. Per essere certi che chi sottoscrive la propria identità digitale sia effettivamente chi afferma di essere, è necessario utilizzare un documento con relativa tessera sanitaria e successivamente farsi vedere fisicamente da un operatore. Le aziende autorizzate alla registrazione di uno SPID sono diverse: SpidItalia, Aruba, Poste, Sielte, InfoCert, Namirial e TIM. Ognuna fornisce un ventaglio di opzioni che possono essere gratuite o a pagamento, e richiedono o meno di spostarci da casa per farci riconoscere. Poste, per esempio, permette il riconoscimento online, ma solo a chi è cliente Bancoposta. Per tutti gli altri, dopo aver espletato la procedura sul sito, è necessario recarsi presso un ufficio postale per il riconoscimento de visu. In alternativa, pagando una tariffa, si può richiedere di essere identificati anche a domicilio tramite il postino. Sielte, invece, permette l’accertamento
dell’identità di persona via webcam e in modo gratuito. Dopo aver compilato il mo dulo di adesione con i nostri dati personali e il riferimento a un documento, ci viene inviata un’email. Nel messaggio troviamo delle credenziali di accesso: nome utente composto dal nostro codice fiscale e password temporanea. Facendo clic sul link presente nell’email, ci ritroviamo di fronte a un pannello di login. Autentichiamoci per entrare nell’area personale. Qui, dobbiamo premere il tasto Richiedi OTP per l’invio di un ulteriore codice via
SMS, da inserire nel campo dedicato. Una volta fatto, ecco che veniamo rimandati nell’area utile a scegliere il metodo di identificazione preferito: webcam, di persona, firma digitale, CIE (Carta Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Il metodo più semplice è via webcam, per cui è richiesto solo uno smartphone, un tablet o un PC dotato di periferica per la ripresa video. A questo punto dobbiamo caricare la scansione fronte retro di un documento e della tessere sanitaria. Una volta fatto, scegliamo l’orario e il giorno a noi più comodo per farci contattare via Skype, Facebook Messenger, Google Hangouts o Cisco Webex. Nel nostro caso, abbiamo avuto disponibilità all’appuntamento già dieci minuti dopo il termine della procedura sul sito di Sielte. Terminata la chat video, l’account SPID è pronto all’uso. Il tutto in meno di die ci minuti, senza essersi mossi dalla scrivania e a costo zero.
SPID è un sistema avanzato per il riconoscimento sicuro della persona
Tripla sicurezza
SPID ha tre livelli di accesso che si distinguono in base alla sicurezza e quindi alla sensibilità del servizio da sfruttare. Il primo consiste nel semplice uso di username e password. Il secondo, oltre alle credenziali sopra citate, richiede l’aggiunta di un codice temporaneo inviato via SMS o tramite un’applicazione mobile. Il terzo ha bisogno di nome utente e password, più un dispositivo fisico come la carta nazionale dei servizi. Quest’ultimo sistema, almeno a oggi (agosto 2017), non è ancora disponibile. Le funzioni cui si può accedere con SPID sono veramente tante e in continua crescita.
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