Il Web è pieno di store alternativi dove è possibile trovare
e scaricare app di ogni tipo con un buon grado di sicurezza
Con oltre quattro milioni di app scaricabili, il Play Store di Google è sicuramente il posto giusto per chi ha un dispositivo Android e vuole provare app di ogni tipo. Ci sono però delle eccezioni: Google si riserva infatti il diritto di escludere dal proprio store app che ritiene non idonee,
nella maggior parte dei casi perché hanno malware ma anche per motivi commerciali o di violazioni del copyright. La forza di Android è però quella di essere prima di tutto un sistema operativo besato sul kernel Linux e soprattutto Open Source. Questo significa che è possibile usare un dispositivo Android senza le app di Google oppure con app alternative.
È questo il caso dei tanti store disponibili online nei quali è possibile trovare anche quelle app che sono state escluse dallo store ufficiale per motivi di copyright o semplicemente commerciali. Tra gli store alternativi il più diffuso è oggi Aptoide che garantisce la sicurezza delle app presenti nei
repository e che va comunque scaricato dal browser. Tra le app più richieste che non è possibile trovare nel Play Store ci sono quelle per eliminare le pubblicità, guardare film e personalizzare il sistema operativo. Molte di queste app richiedono i privilegi di root.
Aptoide [figura.1]
Più che uno store, Aptoide può essere definito come un aggregatore di repository, cioè di biblioteche di app. Naturalmente Aptoide non è presente nel Play Store per cui dovremo scaricarlo dal browser all’indirizzo https:// it.aptoide.com/. È possibile installare lo store direttamente dallo smartphone ma occorre ricordarsi di abilitare le App sconosciute dalle Impostazioni della nostra versione di Android. Una volta installato lo store
avremo subito a disposizione la repository principale che attualmente contiene circa un milione di app, comprese la maggior parte di quelle non
presenti nel Play Store. Per ogni app viene indicata l’affidabilità per quanto riguarda la presenza di malware, spyware o virus. Potremo invece trovare diversi contenuti pubblicitari, la stessa Aptoide una volta iniziata l’installazione fa partire un video pubblicitario di circa 30 secondi
che è però possibile interrompere.
Esiste una versione di Aptoide anche per smart TV o set top box e
naturalmente è possibile usarla anche dal brower.
Show box [figura.2]
Con oltre 20 milioni di download, Show Box è una delle app non presenti nel Play Store più scaricate. E non poteva essere altrimenti visto che si tratta di un’app che consente di vedere in streaming film e serie TV in
maniera non esattamente legale. A differenza di altre app dello stesso tipo, Show Box non riempie di pubblicità prima di visualizzare i contenuti e consente anche di scegliere la risoluzione che preferiamo. Oltre che vederli in streaming, è anche possibile scaricare la maggior parte dei contenuti in modo da poterli successivamente vedere anche senza connessione Internet. Volendo è anche possibile impostare il download
automatici di episodi successivi delle nostre serie preferite.
L’unica vera mancanza a nostro parere è quella dei sottotitoli, a cui si può comunque ovviare scaricando a parte il file SRT (Come utilizzare i file srt) del programma che ci interessa e quindi inserendolo nella cartella del film. Se invece volessimo
vedere il film su di un televisore sul quale abbiamo collegato Chromecast dovremo scaricare, sempre dallo store Aptoide, anche l’app GrowBox.
Ymusic figura.3]
Il modo più semplice, gratuito e legale per ascoltare brani musicali anche nuovissimi rimane quello di usare YouTube. Il problema dell’app di Google però, oltre alla pubblicità, è quello di costringerci anche a visualizzare il video con il conseguente consumo di dati. Un’app come YMusic invece consente di ascoltare solo la musica e, nel caso volessimo, anche di scaricarla nello smartphone. Il funzionamento dell’app è molto semplice, basta inserire il nome dell’artista che ci interessa per visualizzare l’elenco
degli ultimi album.
Quindi streaming anche se stiamo usando un’altra app. In pratica è come avere Spotify o Amazon Music senza dover pagare. Per ogni brano è possibile scegliere il formato con cui vogliamo scaricarlo e volendo potremo anche decidere di scaricare il video. Naturalmente l’app si basa su della pubblicità che non è però invasiva e che potremo evitare passando per 3
euro alla versione Premium.
Il principale rischio nello scaricare app non provenienti dal Play Store è quello dei malware. Sempre meglio avere un antivirus
Magisk manager [figura.5]
Se abbiamo un dispositivo con i privilegi di root e quindi con i file di sistema modificabili, un’app da non perdere è Magisk Manager. La funzione principale di questa app è quella di concedere i privilegi di root ma prevede anche molti altri moduli decisamente utili, come quello che permette di nascondere la presenza del root in modo da fare funzionare app come quelle bancarie o di Pay TV che non funzionano su dispositivi
sbloccati.
Ci sono poi decine di altri moduli che migliorano nettamente la resa audio (Viper), aggiungono temi e modificano l’interfaccia, consentono di togliere
watermark dall’immagine e ottimizzano la velocità e i consumi del dispositivo. L’importante è accertarsi che il modulo che vogliamo installare
sia adatto per la nostra versione del sistema Android.
LEGGI ANCHE: La truffa a luci rosse si espande in tutto il mondo via mail