Grazie all’app Fing, disponibile per Android e iOS, possiamo trasformare lo smartphone in un potente sistema
anti-intrusione per la rete LAN di casa, in grado di identificare i dispositivi vulnerabili all’attacco KRACK.
PAGAMENTI CON LO SMARTPHONE VIA NFC: QUANTO SONO SICURI?
I dispositivi di pagamento NFC e contactless più in generale iniziano a diffondersi abbiamo ampiamente illustrato il funzionamento del servizio
Apple Pay utilizzabile su iPhone e iPad) e di conseguenza cresce il timore legato alla sicurezza offerta da tale tecnologia. Gli hacker, infatti, usando strumenti ad hoc potrebbero intercettare i dati (codice della carta di credito, intestatario, data di scadenza ecc.) di una scheda NFC di un utente che si trova nelle immediate vicinanze. Tali dati possono poi essere utilizzati dai malintenzionati per effettuare acquisti on-line e prosciugare il credito dell’ignara vittima. Il grado di sicurezza offerto dalla tecnologia NFC, comunque, non dipende dallo standard utilizzato, ma dai gestori dei servizi di pagamento che
non applicano un opportuno sistema di crittografia dei dati scambiati tra i loro POS e i dispositivi degli utenti. Nonostante la connettività wireless bidirezionale dello standard NFC sia a corto raggio, ad un eventuale malintenzionato basterebbe rimanere nelle immediate vicinanze di alcuni lettori NFC come quelli delle biglietterie ferroviarie o delle stazioni di servizio autostradali per effettuare un “mass sniffing” e riuscire a clonare un gran numero di carte di credito. La soluzione? Se non intendiamo effettuare
pagamenti contactless o NFC con la nostra carta di credito, conviene disattivare il servizio seguendo le istruzioni forniteci dal nostro istituto bancario. Altrimenti, come sempre, non abbassiamo mai la guardia e sempre furbi!
Aggiorniamo il Wi-Fi
In definitiva, quindi, conviene assicurarci di avere installato gli ultimi aggiornamenti per tutti i nostri dispositivi (smartphone, tablet, computer desktop, notebook, TV, router, hard disk di rete…). Collegandoci all’indirizzo www.imperomagazine/link/3974 troviamo la lista sempre aggiornata sulle patch disponibili, con le indicazioni dei vari produttori e le istruzioni per installarle. Prudenza vuole, infine, che finché il nostro smartphone Android non è stato “patchato”, meglio non usare reti Wi-Fi pubbliche. A casa, se il router è ancora vulnerabile, potremmo connettere i computer via cavo di rete Ethernet e navigare da smartphone solo via rete mobile (ma solo se siamo particolarmente paranoici nei confronti dei nostri vicini di casa).
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